Dopo l’integrazione di Kirey, IKS, Insirio e System Evolution in un unico grande player, Kirey Group consolida il fatturato, focalizzando l’attenzione su un’offerta più estesa e una struttura più agile
Kirey Group si prepara a chiudere il 2017 con 60 milioni di fatturato. Tra i clienti di Kirey Group – nato nel 2016 per iniziativa del fondo di private equity Synergo SGR di Gianfilippo Cuneo – figurano le principali banche e assicurazioni italiane contribuendo all’80% del fatturato totale. «Per il 2018, prevediamo un aumento dei ricavi in termini di margine operativo lordo» – ci dice Vittorio Lusvarghi, CEO di Kirey Group. «Molto verrà dal mondo delle assicurazioni. Dove supportiamo tutte le principali applicazioni gestionali in ambito Vita e dove proponiamo varie installazioni di una nostra soluzione per i fondi pensione, oltre a servizi informativi e amministrativi, in ambito documentale, di data governance e di BI». Una crescita sostenuta dal buon andamento dell’intero comparto IT in Italia, uscito in maniera positiva dalla crisi, che assicura al gruppo Kirey poco meno della metà del fatturato. «Venticinque milioni provengono dal settore assicurativo e altrettanti dalle banche. Il resto è equamente ripartito, cinque milioni ciascuno, tra i settori oil & gas e public».
UN ANNO DI TRANSIZIONE
Risultati ottenuti in un contesto di grande rinnovamento. «Durante il 2017, abbiamo lavorato all’integrazione delle diverse aziende del Gruppo» – spiega Lusvarghi. «Il prossimo anno, quelle italiane saranno fuse in un’unica società. Uniremo capacità e competenze trasversali in un’unica struttura commerciale e di delivery. Allo stesso tempo, abbiamo unificato la parte finanziaria, di gestione del personale e dell’IT. Per noi, è fondamentale snellire i processi e il controllo di gestione» – spiega Lusvarghi. La conclusione del processo è prevista alla fine del prossimo anno. Ma il cambiamento ha già portato il Gruppo a consolidare la sua presenza sui mercati. «Nel primo anno, abbiamo lavorato per presentare ai clienti le aziende del gruppo, le nuove competenze e la possibilità di adottare servizi più estesi e nearshore, preservando la qualità della delivery che come singole aziende ci ha sempre contraddistinto. I risultati ci hanno premiato. I nostri clienti ora possono contare su un’offerta di soluzione e servizi più completa».
L’INNOVAZIONE PER KIREY
L’innovazione è parte del codice genetico di Kirey Group. «Crediamo nell’innovazione applicata. Capace di coniugare competenze tecnologiche e conoscenza dei settori dove operano i nostri principali clienti» – afferma Lusvarghi. «Qui sono nate sia l’applicazione di connected insurance che analizza gli stili di guida, una sorta di black box su smartphone che permette alle assicurazioni di offrire tariffe personalizzate, sia l’applicazione IoT per la casa connessa, per monitorare l’abitazione in caso di eventuali perdite di acqua, gas o individuare spiacevoli intrusioni. In termini di ricerca, stiamo investendo in applicazioni analitiche su reti neurali, integrate al nostro prodotto di data quality e utilizzi alternativi di blockchain, ambito in cui abbiamo appena concluso il primo PoC sull’Open Time Stamping. In partnership con Epson, abbiamo sviluppato il progetto per la protezione dal rischio industriale e catastrofale, che sfrutta i dati dei satelliti utilizzati per le previsioni metereologiche».
Si tratta di programmi sostenuti grazie all’andamento positivo dei risultati finanziari del Gruppo. «I vari PoC in corso ci permetteranno di mostrare esempi concreti di applicazione delle nuove tecnologie. Il flusso di cassa ci permette di fare investimenti consistenti, che valgono il tre per cento del nostro fatturato» – afferma Lusvarghi, che non nasconde ottimistiche prospettive di crescita per il prossimo anno. «Kirey Group occupa circa 600 dipendenti, 100 dei quali circa all’estero. Al momento, cerchiamo molte nuove figure da assumere: giovani che vogliamo formare nelle aree della programmazione, testing, gestione dei data base relazionali e data protection. Anche la fase di acquisizione non è ancora conclusa e contiamo di chiudere presto diverse trattative in corso in Italia e all’estero».